I misteri della Piramide, Malanga: “Altro che cunicolo, noi abbiamo rilevato enigmatiche e gigantesche strutture”
Quali misteri custodisce ancora la Grande Piramide? Un team internazionale e Zahi Awass hanno annunciato di aver scoperto un tunnel. Due italiani sostengono però di aver pubblicato su una rivista scientifica la scoperta mesi prima. E dicono di aver rilevato dentro l’enigmatica costruzione delle incredibili strutture sconosciute. La sconvolgente intervista col professor Corrado Malanga
Quali misteri custodisce ancora la Grande piramide di Giza, quella che viene attribuita al faraone Cheope e gli antichi egizi chiamavano Piramide di Khufu? Di recente ha destato grande clamore la scoperta, al suo interno, di un cunicolo sconosciuto annunciata da un team giapponese e dal noto archeologo ed ex ministro egiziano Zahi Hawass. Ma due italiani, Corrado Malanga (già docente di Chimica e ricercatore presso l’Università di Pisa ed autore di molte pubblicazioni) e Filippo Biondi (Department of Electronic and Electrical Engineering, University of Strathclyde, Glasgow), rivendicano di averne parlato almeno sei mesi prima e di aver rilevato ben altro all’interno dell’antichissimo monumento attraverso l’utilizzo del rivoluzionario radar ad apertura sintetica. I due studiosi fanno riferimento a gallerie sconosciute e camere segrete.
Perché si è parlato ben poco della loro scoperta, mentre quella del team internazionale, relativa in definitiva a un tunnel di appena 9 metri, è stata ripresa dai media di mezzo mondo?
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Grande piramide di Giza: scoperto un misterioso corridoio finora sconosciuto
Eppure quanto pubblicato su una rivista scientifica internazionale dai due studiosi italiani è stupefacente. Tale, se tutto fosse confermato, da poter cambiare la storia come la conosciamo o ce l’hanno finora raccontata.
Cosa hanno visto all'interno della Grande piramide? Cosa che ancora non conosciamo? E a cosa serviva davvero quella enigmatica costruzione? E inoltre, qual è la vera età delle piramidi? Chi le ha costruite? E perché si trovano in tutto il mondo?
Noi ne abbiamo parlato con la persona più indicata: proprio col professor Corrado Malanga che ci ha spiegato in questa intervista quali sono le sue sconvolgenti conclusioni, enunciando una rivoluzionaria teoria sulla funzione della piramide.
Quello che lo studioso rivela è sbalorditivo, e le potenzialità del metodo scientifico utilizzato per scansionare la costruzione di Giza sono senza limiti.
Cosa si potrebbe scoprire con quella tecnologia nei luoghi della terra caratterizzati da testimonianze archeologiche antichissime? Cosa si nasconde ancora di sconosciuto nello stesso Egitto, oppure in quella che era la Mesopotamia, in Sud America, in Cina, in Indonesia, in India, in Cambogia e in tante altre parti del mondo dove i misteri abbondano?
Quanti misteri potrebbero essere chiariti? Quante domande rimaste finora senza risposta potrebbero essere appagate? Chissà che non esistano scoperte archeologiche decisive da fare, piramidi ancora da scoprire. Anche in Italia si parla della possibile esistenza di questi monumenti. In Sardegna - terra atavica, piena di antichi enigmi, di millenari nuraghi, pozzi sacri e domus de janas - per esempio, aleggiano incredibili leggende, si racconta di scheletri giganti e c’è perfino chi parla di Piramidi o ziqqurat ancora sepolte.
Il professor Corrado Malanga ha una sua idea in merito. La spiega dopo averci rivelato cosa c’è a suo avviso dentro la Grande piramide che l’umanità ancora non conosce. Una rivelazione in grado di cambiare - afferma - la storia dell’umanità.
Quello che dice lo studioso è davvero affascinante. Seguiteci allora in questo trascinante excursus. Guardate l’INTERVISTA VIDEO.