Rilevazioni a Mont’e Prama: "In quel sito si trova un tesoro. Perché abbiamo criptato tutto e chi ha i dati”
Già docente universitario ed esperto di geofisica di valore internazionale, il professor Gaetano Ranieri ha legato il suo nome alle indagini col georadar sul sito delle famose statue sarde. Ma quale contributo può dare la geofisica all'archeologia, e cos’è un georadar? Cosa nasconde ancora Mont’e Prama e cosa ha visto l'esperto col suo sofisticato strumento? L'intervista (parte 3)
Ed eccoci alla terza parte dell’intervista al professor Gaetano Ranieri su Mont’e Prama e i suoi misteri. Cosa si nasconde ancora sotto quella parte di Sinis assurta all’attenzione dell’archeologia internazionale? L’impressione è che la patria dei Giganti di pietra possa custodire ancora un tesoro archeologico, riservare ancora molte sorprese, e il “mago del georadar” ci regala altre rivelazioni in questa ultima parte dell’intervista che gli abbiamo fatto.
Il professor Ranieri, già docente universitario ed esperto di geofisica di valore internazionale, ha legato il suo nome alle indagini effettuate con i suoi sofisticati strumenti sul sito delle statue più antiche del Nacino Mediterraneo. Le sue prospezioni, rivelatesi particolarmente efficaci e sperimentate in mezzo mondo, consentono di sperare in altri futuri e importantissimi ritrovamenti archeologici nell’Isola delle torri.
Siamo davvero onorati di averlo intervistato per comprendere meglio quali siano gli strumenti scientifici e i metodi utilizzati e utilizzabili per la ricerca archeologica. Non tutti sanno infatti di preciso cos’è il georadar e perché un geofisico possa dare un fondamentale contributo alla ricerca archeologica. Ma cosa ha visto l’esperto col suo sofisticato strumento nell'antichissimo sito che si sta rivelando così importante per comprendere la storia della Sardegna, del Bacino del Mediterraneo e forse dell’intero mondo antico?
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I giganti di Mont'e Prama
Cosa c’è davvero sotto Mont’e Prama?
Finora sono stati scavati 700 metri quadrati, ma le ricerche di Ranieri hanno riguardato ben 16 ettari. Per altro le sue carte, prodotte dopo le analisi del georadar (alcune delle quali pubblichiamo per sua gentile concessione), avevano segnato i punti esatti dove poi sono stati ritrovati un grande betilo e altre statue. Ma non è finita. Cosa potrebbe riservarci ancora l’atavico sito dei Giganti di Mont’e Prama?
Ecco cosa dice il professor Ranieri in questa INTERVISTA VIDEO pubblicata in tre parti.
Parte 1
Mont’e Prama, a caccia di giganti col georadar: le incredibili scoperte del professor Ranieri
Parte 2 (venerdì 30 settembre 2022)
Lo studioso mago del georadar: “Non solo Giganti, sotto Mont'e Prama c'è un mistero che va svelato”
Parte 3 (mercoledì 5 ottobre)