L’enigma dell’ipogeo di San Salvatore: dipinti, scritte e stanze sconosciute. Le foto mai viste. "Cosa c'è là sotto" (p.2)
Il professor Ranieri ci ha fornito foto e filmati inediti che siamo entusiasti di pubblicare. Cosa significano quelle immagini e quali scritte ci sono? Ci ha poi rivelato una scoperta incredibile fatta con le tecnologie più avanzate
Ed eccoci giunti alla seconda parte dell’intervista al professor Gaetano Ranieri sui misteri dell’ipogeo di San Salvatore, nel Sinis. In quel villaggio di origine nuragica, in Sardegna, sotto una antica chiesetta, c’è un misterioso e ancor più antico sistema di camere sotterranee che custodisce - sulle pareti - dipinti, disegni e iscrizioni rapportabili alle genti che quel luogo hanno frequentato nel corso dei secoli. Scritte talvolta molto antiche, intrise di storia e spesso inedite.
Quella struttura, situata a poca distanza dal sito dei giganti di Mont’e Prama, contiene ancora tante domande senza risposta. Che tipo di figure sono quelle sulle pareti? Qual è il loro significato? Cosa dicono le scritte. Non sempre è facile saperlo perché in molti casi il tempo ha danneggiato le opere. Cosa fare allora per effettuare un'indagine il più possibile completa? Si può far ricorso a tecnologie avanzate, come ha fatto un esperto del settore che noi di Archeologia e Mistero ben conosciamo.
Dell'intrigante sito abbiamo voluto parlare, infatti, proprio con l’esperto che lo ha indagato a fondo, il professor Gaetano Ranieri, già professore ordinario di Geofisica applicata al Politecnico di Torino e poi all’Università di Cagliari, con esperienze professionali in svariate parti del mondo, che dopo aver svolto rilevazioni col georadar nel sito di Mont’e Prama, ha compiuto indagini rivoluzionarie anche nell’Ipogeo di San Salvatore.
Il professore ci ha spiegato cosa c’è sotto l'iconica chiesetta della Terra dei nuraghi, fornendoci anche immagini e filmati inediti che - con la sua autorizzazione e l'avvertenza del rispetto del copyright per i terzi - siamo entusiasti di pubblicare. Ranieri fa inoltre, nel finale di questa seconda parte dell'intervista, una generosa proposta ad esperti e appassionati.
Photogallery
L'ipogeo di San Salvatore nel Sinis: tanti enigmi da svelare
In questa seconda puntata vengono comunque mostrate al pubblico (e spiegate) le immagini che è stato possibile rilevare con le strumentazioni d’avanguardia utilizzate nell’indagine.
Una indagine ch'è valsa davvero la pena di fare. Non solo perché è stato possibile interpretare dipinti e disegni come mai era stato fatto prima, leggere o portare alla luce importantissime scritte, ma anche perché si è scoperto che l’ipogeo serba in seno incredibili sorprese: per esempio dei locali ancora sconosciuti e quindi, con buona probabilità, testimonianze che potrebbero regalare nuove e preziose informazioni per la comprensione della storia dell'Isola degli shardana.
L’intervista viene pubblicata in due parti:
Parte prima (giovedì 7 dicembre 2023)
L’enigma dell’ipogeo di San Salvatore: antichi dipinti, scritte e stanze ancora sconosciute. "Ecco cosa c'è là sotto" (1 p.)
Parte seconda (9 gennaio 2024)
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