L’enigma dell’ipogeo di San Salvatore: antichi dipinti, scritte e stanze ancora sconosciute. "Ecco cosa c'è là sotto"
Il professor Ranieri spiega cosa significano quelle immagini e quali scritte ci sono, fornendoci anche foto e filmati inediti che siamo entusiasti di pubblicare. Ci ha poi rivelato in esclusiva una scoperta incredibile fatta con le tecnologie più avanzate
Nel villaggio di origine nuragica di San Salvatore, nel Sinis, in Sardegna, sotto una antica chiesetta c’è un misterioso e ancor più antico ipogeo che custodisce - sulle pareti dei muri - dipinti, disegni e iscrizioni rapportabili alle genti che quel luogo hanno frequentato nel corso dei secoli. Scritte talvolta molto antiche, intrise di storia e spesso inedite.
Quella struttura sotterranea, situata a poca distanza dal sito dei giganti di Mont’e Prama, contiene ancora tante domande senza risposta. Che tipo di figure ci sono sulle pareti? Qual è il loro significato? Cosa dicono le scritte. Non sempre è facile saperlo perché in molti casi il tempo ha danneggiato le opere. Cosa fare allora per effettuare un'indagine il più possibile completa? Si può risolvere il problema facendo ricorso a tecnologie avanzate, come ha fatto un esperto del settore che noi di Archeologia e Mistero ben conosciamo.
E di fare quella indagine è valsa la pena. Non solo perché è stato possibile interpretare dipinti e disegni come mai era stato fatto prima, leggere o portare alla luce importantissime scritte, ma anche perché si è scoperto che l’ipogeo serba in seno incredibili sorprese: per esempio dei locali ancora sconosciuti e quindi, con buona probabilità, testimonianze che potrebbero regalare nuove e preziose informazioni per la comprensione della storia dell'Isola degli shardana.
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L'ipogeo di San Salvatore nel Sinis: tanti enigmi da svelare
Di questo intrigante sito abbiamo voluto parlare proprio con l’esperto che lo ha indagato a fondo, il professor Gaetano Ranieri, già professore ordinario di Geofisica applicata al Politecnico di Torino e poi all’Università di Cagliari, con esperienze professionali in svariate parti del mondo, che dopo aver svolto rilevazioni col georadar nel sito di Mont’e Prama, ha compiuto indagini rivoluzionarie anche nell’Ipogeo di San Salvatore.
Il professore ci ha spiegato cosa c’è sotto l'iconica chiesetta della Terra dei nuraghi, fornendoci anche immagini e filmati inediti che - con la sua autorizzazione e l'avvertenza del copyright - siamo entusiasti di pubblicare. Ranieri fa inoltre, nel finale della seconda parte dell'intervista (a metà dicembre), una generosa proposta ad esperti e appassionati.
L’intervista sarà pubblicata in due parti:
Parte prima (giovedì 7 dicembre 2023)
L’enigma dell’ipogeo di San Salvatore: antichi dipinti, scritte e stanze ancora sconosciute. "Ecco cosa c'è là sotto" (1 p.)
Parte seconda (a metà dicembre)
L’enigma dell’ipogeo di San Salvatore: antichi dipinti, scritte e stanze ancora sconosciute. "Ecco cosa c'è là sotto" (2 p.)
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