Il geniale Ivan Dalia, da Italia's Got Talent ai palchi di tutto il mondo: la cecità e i colori della musica
Musicista, compositore e improvvisatore napoletano, cieco dalla nascita, ha scelto la musica come compagna di vita. Il suo talento è stato definito eclettico e geniale
"Che colore ha la musica? Un colore caldo, eterno". Sorride Ivan Dalia, pianista napoletano, quando gli chiediamo di definire il colore delle sue creazioni al pianoforte. Musicista, compositore e improvvisatore, è cieco dalla nascita, eppure i colori li sente e li definisce in base a quello che trasmettono attraverso i suoni. Questa sera ci racconterà la sua personalissima visione della musica con un concerto per piano solo a Cagliari, nella bellissima piazza del Lazzaretto sul mare, per un appuntamento del festival Forma e Poesia nel Jazz oggi alla sua venticinquesima edizione. L'appuntamento è alle 20.30 con ingresso gratuito.
Dalia, nato 37 anni fa a Capua in provincia di Caserta, ha scoperto da piccolissimo una grande passione per la musica. A 9 anni ha avuto il suo primo pianoforte e ha iniziato a studiare la scrittura musicale in braille, a 27 si è diplomato in pianoforte classico e a 31 in composizione al Conservatorio di Musica di Napoli. Il suo è un talento eclettico, che spazia dalla musica classica al jazz, dalla tradizione alla lirica, dai suoni mediterranei al groove sudamericano sempre con leggerezza e ironia. Nel 2016 ha partecipato a Italia's Got Talent conquistando un incredibile successo di pubblico e una grande notorietà, nel frattempo ha continuato a suonare dal vivo, da solo o in trio, in festival, eventi, programmi tv. Nel 2018 è uscito il suo primo album in studio, e oltre al lavoro da solista ha collaborato con Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Alessio Pacifico, Raffaele Romano e Mel Morcone. L'esperienza più emozionante, racconta Ivan, è stata aver affiancato la leggenda dell'armonica jazz Toots Thielemans a Napoli per il Marechiaro Jazz Festival nel 2006.
Non è la prima volta che Ivan Dalia sarà a Cagliari: nel 2018 aveva suonato in trio sempre per Forma e Poesia nel Jazz, e anche in quell'occasione partner era l'associazione ABC - Bambini cerebrolesi, per una serata di musica senza barriere.
E a proposito di barriere, Dalia racconta sempre con leggerezza la sua cecità: "Uso l'ironia come medicina, è il mio modo di vivere, cerco sempre di trovare un aspetto divertente nelle cose che possono sembrare difficili o tristi".
Cosa aspettarsi dunque dal concerto di stasera? "Vi racconterò un po' di storie, andremo all'origine della canzone moderna con alcune arie liriche e musica della tradizione mediterranea e del Sud Italia. Sarà una serata divertente".