Salvator Mundi, tutta la storia del falso Leonardo
(ANSA) - PARIGI, 07 APR - Prima tv a Parigi per un documentario sull'incredibile vicenda del "Salvator Mundi", opera che era stata attribuita a Leonardo da Vinci ma che secondo l'opinione attuale degli esperti non fu dipinta dal grande genio del Rinascimento italiano. A pagarla, al prezzo più alto mai sborsato per un'opera d'arte, 450 milioni di dollari, è stato il principe saudita Mohammed bin Salman. Il documentario, realizzato in due anni di inchiesta dal giornalista e scrittore Antoine Vitkine, è stato anticipato in esclusiva al settimanale L'Obs. Bin Salman, emerge dal documentario, fu protagonista - anche se anonimo perché all'asta di Christie's a New York a rilanciare era un intermediario - di un'acquisizione memorabile, con rilanci "a colpi di 20 milioni".
Era il novembre 2017 e il quadro era presentato come di Leonardo, negli opuscoli della casa d'aste ne veniva riassunta per sommi capi la genesi e la storia. Quando arriva da Christie's nel 2017, il Salvator Mundi è oggetto di dispute feroci ed è già passato di mano in mano, da un oligarca russo, trasferito a Singapore, proposto al Vaticano, ai Bush, a imprenditori cinesi, texani, arabi. Nel documentario si esplorano le ipotesi che hanno condotto bin Salman a spendere mezzo miliardo di dollari per regalarsi un capolavoro dell'arte cristiana: dalla concorrenza con l'avversario qatariota, che colleziona Gauguin, Cezanne e altri capolavori, al gesto clamoroso per la sua incoronazione. Ma di fronte al mancato riconoscimento da parte del Louvre dell'autenticità della mano dell'autore, il principe saudita - secondo il documentario - ha tentato di trasformare il suo capriccio in una "trovata geopolitica", girando il quadro alla filiale del Louvre di Abu Dhabi. Ancora oggi, e nonostante la notizia sia di pubblico dominio, il potere saudita non ha mai ufficialmente dichiarato che Salman è il proprietario dell'"ultimo da Vinci". (ANSA). .