Ecco com'era Ramses: riprodotta in 3D la mummia del faraone, la pelle ricostruita con materiale organico
Imperdibile mostra a Roma. La riproduzione tridimensionale è stata eseguita in scala 1:1 con una tecnica sperimentale. Il percorso è arricchito da contenuti multimediali e multisensoriali
Si tratta sicuramente di qualcosa di avveneristico, anche se la tecnica è conosciuta. Ma in questo caso c'è di più. Tra i più noti e celebrati re dell'Egitto, Ramses II è anche uno dei faraoni dei quali conosciamo il vero volto, perché ne è stato ritrovato il corpo mummificato. A questo grande sovrano egizio è dedicata una interessante mostra.
La mostra, che sarà presente fino a mercoledì 14 giugno, è incentrata sulla riproduzione tridimensionale in scala 1:1 della mummia di Ramses realizzata con una tecnica sperimentale che ha comportato la ricostruzione della pelle del faraone con materiale organico.
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Replica perfetta
La replica, perfettamente corrispondente all'originale (la vera mummia è oggi al Museo Nazionale della Civiltà Egiziana del Cairo, Egitto), permetterà ai visitatori di conoscere, attraverso un percorso arricchito da contenuti multimediali e multisensoriali (inclusi i profumi dell'imbalsamazione) e di ricostruzioni 3D, le principali imprese di uno dei più importanti sovrani dell'antica terra del Nilo.
Dentro la camera funeraria
Il percorso, ospitato nella sezione egizia del museo, conduce il visitatore all'interno della camera funeraria del faraone dove, oltre alla mummia, è possibile toccare e sentire i profumi delle sostanze usate per la mummificazione ed esplorare la tomba monumentale scavata nella pietra riprodotta in un plastico.
Una sezione a parte è interamente dedicata alla Battaglia di Qadesh (1274 a.C.), quando le armate del faraone cercarono di riconquistare gli stati settentrionali di Qadesh e Amurru finiti sotto il controllo dell'Impero ittita.