La Bandiera del mondo di Pistoletto arriva a Casa Cervi: il simbolo trinamico, del "Terzo Paradiso"
Dopo essere stata presentata nelle maggiori città italiane, l'opera sarà esposta nel podere un tempo appartenuto alla Famiglia Cervi. Tutti i partecipanti saranno chiamati ad apporre una bandiera realizzata da Angelo Savarese
'La Bandiera del Mondo 1+1=3", un grande progetto artistico-culturale partecipativo di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese, sbarca sabato 31 agosto a Casa Cervi di Gattatico (Reggio Emilia). Si tratta di progetto costituito da 196 bandiere dipinte su tela disposte su due file di cavalletti in legno che formano il simbolo trinamico, del "Terzo Paradiso", simbolo, ideato da Pistoletto, della creazione, della vita e della finitezza delle cose e degli esseri viventi, contrapposto al simbolo dell'infinito.
Dopo essere stata presentata nelle maggiori città italiane e in contesti prestigiosi, a partire dalla Piazza del Campidoglio a Roma, l'opera sarà esposta nel podere un tempo appartenuto alla Famiglia Cervi. L'inaugurazione arriverà al termine della 'Scuola di Paesaggio Emilio Sereni' che si svolgerà in quei giorni in uno dei luoghi simbolo della Resistenza italiana.
Chiamati ad esporre una bandiera
Tutti i partecipanti saranno chiamati ad apporre una bandiera realizzata da Angelo Savarese sugli appositi supporti che disegnano la struttura del simbolo del "Terzo Paradiso", diventando partecipanti attivi e assumendo responsabilità di ridisegnare il mondo e azzerare le distanze.
La Bandiera del mondo
"La Bandiera del Mondo 1+1=3" è stata creata per sensibilizzare i cittadini sulla responsabilità e l'impegno di ciascuno nella costruzione di una società armoniosa e sostenibile, che esalti le differenze, in equilibrio con la natura, in accordo con gli intenti e gli obiettivi promossi dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L'opera nasce dall'incontro di due grandi artisti, Angelo Savarese e Michelangelo Pistoletto, e dalla volontà di entrambi di creare un evento compartecipato per dare al pubblico l'opportunità di riconoscere la propria identità nazionale insieme a quella degli altri, come parte di un contesto territoriale e culturale, ampio e unitario, dove ognuno ha un ruolo fondamentale per il corretto mantenimento degli equilibri.