Lo spettacolare museo egizio collegato alle Piramidi: la barca solare di Cheope e il tesoro di Tutankamon
Oltre 100 mila i reperti dell'Antico Egitto conservati, tra i quali spicca il tesoro di Tutankhamon, il faraone bambino, finalmente riunito dopo essere stato a lungo diviso tra Il Cairo e Luxor.
L'idea di realizzare quello che oggi è il Grand Egyptian Museum (GEM), nei pressi delle piramidi di Giza, risale ai primi anni 1990, quando l’allora presidente Hosni Mubarak annunciò un nuovo grande museo per la civiltà egizia. I lavori, iniziati concretamente nel 2005, sono stati costellati di ritardi dovuti a motivi finanziari, politici, logistici e alla pandemia. Oggi, con la sua apertura ufficiale nel 2025, è finalmente realtà.
Un'architettura che parla con il paesaggio
Situato a circa 2 km dalle celebri piramidi, il museo si estende su un'area colossale — oltre 470.000-500.000 m² secondo varie fonti. Il progetto dell'architetto Heneghan Peng Architects gioca con la luce del deserto, con l’asse visivo che punta verso le piramidi stesse, e con materiali moderni che rimandano all’antico Egitto. All’interno spicca una grande scala monumentale che accompagna il visitatore in un viaggio temporale all’interno della civiltà egizia.
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Un patrimonio unico riunito
Il GEM ospita oltre 50.000 reperti, e secondo alcune fonti anche oltre 100.000, che coprono circa 5.000 anni di storia, dalla preistoria all’epoca romana. Tra i pezzi più straordinari: la colossale statua del faraone Ramses II (83 tonnellate), la barca solare del faraone Khufu, e per la prima volta la collezione completa del Tutankhamun in un'unica sede. Il museo non è solo vetrina: include laboratori di conservazione, aree per bambini, spazi espositivi tematici ed un collegamento diretto con il complesso delle piramidi.
Un motore per il turismo e la cultura
Con l'apertura del GEM, l'Egitto punta a rafforzare la propria posizione nel turismo culturale globale. Il museo viene considerato un "dono dell’Egitto al mondo" e una leva strategica per attrarre milioni di visitatori. Il sito appare come un ponte tra passato e presente, capace di riscrivere, con tolleranza e meraviglia, la narrazione di una civiltà che ancora affascina.
Perché vale davvero la visita
Il museo offre un'esperienza immersiva: camminare attraverso 12 gallerie principali, toccare con lo sguardo capolavori antichi, percepire la vicinanza fisica alle piramidi e intuire la sovrapposizione di epoche distanti nel tempo. Ogni visitatore può farsi coinvolgere emotivamente, non solo culturalmente. Il GEM apre la porta a una riflessione sul tempo, sulla memoria e sul valore di portare il passato dentro il presente.

















