Colosseo, uno studioso: “E’ più antico. I Flavi lo hanno solo restaurato”. La risposta della direttrice del Parco

Potrebbe trattarsi “dell’anfiteatro di Statilio Tauro di cui parlano taluni autori antichi ma mai individuato". Alfonsina Russo: "Le fonti antiche non ne parlano"

TiscaliNews

 

Il Colosseo è uno degli emblemi dell'Italia più noti. Secondo Klaus Stephan Freyberger, uno studioso tedesco, però, la costruzione del sontuoso e storico anfiteatro sarebbe molto più antica di quanto si crede. La dinastia cui viene intitolato (quella Flavia), infatti, non lo avrebbe edificato ma, come potrebbe essere accaduto per altri importanti monumenti (si parla di qualcosa di simile per la piramide di Cheope), solo restaurato. Stando a quanto si legge in un articolo comparso di recente sul Fatto Quotidiano, potrebbe trattarsi “dell’anfiteatro di Statilio Tauro di cui parlano taluni autori antichi ma mai individuato".

Cosa pensa la direttrice del Parco archeologico

Non è però di questo avviso la direttrice del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo. "Le fonti antiche non ne parlano", dice, intervistata sull’argomento dall'Ansa. Insomma, "non ci sono dati per confermare questa ipotesi", osserva ancora. Premette di non aver ancora letto - al momento in cui parla con la nota agenzia giornalistica - l’articolo di Freyberger. “Nessuno di noi lo ha letto perché non è stato pubblicato. Se avesse ragione lui sarebbe una rivoluzione per tutta la topografia dell'area archeologica centrale e in generale per la Roma antica", fa sapere.

La testimonianza di Tacito e Svetonio - Questo perché secondo il racconto delle fonti antiche, il Colosseo sarebbe stato costruito ex novo sopra là dove prima c'era un lago voluto da Nerone per la sua reggia, la Domus aurea. "Tacito e Svetonio - spiega Russo - raccontano con molti dettagli dell'esistenza di un grande lago, lo stagnum neronis che era il perno della domus aurea. Entrambi questi importanti scrittori descrivono la domus aurea e il lago nel dettaglio ed è strano che non facciano mai cenno ad una preesistenza così significativa come l'anfiteatro di Statilio Tauro, notoriamente collocato nel Campo Marzio".

I primi tre ordini di arcate

Non solo: sempre stando all'ipotesi dello studioso tedesco, i primi tre ordini di arcate del grande monumento così come oggi lo conosciamo, sarebbero state preesistenti e quindi solo restaurate dai flavi, ai quali si dovrebbe invece la costruzione dell'attico. "Ma questo non può essere vero", replica Russo: "Proprio i recenti lavori di restauro fatti al Colosseo ci hanno confermato che l'attico è di età severiana, è il frutto di un rifacimento avvenuto dopo l'incendio del 217 dopo Cristo, quindi sotto Macrino".

Quanto al fatto che il Colosseo abbia delle similitudini con modelli più antichi come il Teatro Marcello, sempre a Roma: "Questo non stupisce - risponde Russo - era normale prendere a modello edifici importanti. Il fatto che il monumento dimostri di avere dei modelli non può essere una prova di datazione".