Per molti ma non per tutti, anche il Partenone sarà a numero chiuso. I precedenti di Venezia e del Louvre
La misura sperimentale per contenere l'enorme massa dei turisti partirà dal 4 settembre: ammess fino a 20 mila visitatori al giorno

Si chiama overtourism quel turismo di massa così impattante da poter essere considerato un pericolo per i luoghi che tocca. Tipico delle grandi città d’arte l’overtourism è diventato un problema tale da costringere le amministrazioni a prendere drastici provvedimenti.
E così, dopo la Serenissima Venezia, che ha introdotto il numero chiuso di recente per preservare la sua delicata unicità, ora anche il Partenone è costretto ad attuare la stessa manovra.

La presenza massiccia in questi luoghi, la cui unicità e bellezza sono tutelate dall’Unesco, rischia seriamente di creare dei danni importanti. L’accesso indiscriminato, l’impatto ambientale, l’usura delle superfici sono divenuti oggetto di un complesso dibattito perché, se da un lato si tratta di città che vivono in larga parte proprio grazie al flusso dei visitatori, dall’altra i costi di manutenzione e restauro diventano una voce gravosa nei bilanci.
A Venezia il provvedimento del numero chiuso comprenderà cambiamenti quali la prenotazione attraverso una app che permetta di monitorare il numero delle richieste e un generale aumento dei trasporti. Non si tratta solo di proteggere il delicato equilibrio della città lagunare ma anche di restituire valore alla permanenza: troppe presenza infatti inficiano la qualità della visita.

A partire dal 4 settembre verrà introdotto un numero chiuso anche per il Partenone. Atene ha stabilito nei ventimila ingressi al giorno il massimo consentito. L’Elstat (l’agenzia di statistica greca) ha segnalato che solo nelle ultime due settimane l’afflusso è stato di oltre ventitremila visitatori che, oltre a stazionare all’interno dell’Acropoli, hanno creato ingorghi anche nell’area sottostante. Per evitare il sovraffollamento il ministero della Cultura emetterà biglietti con indicate specifiche orarie, in modo da non creare ingorghi. In questo modo si eviterà anche che i turisti acquistino ticket truffa che promettono di saltare la fila.
Uno dei settori più interessati sarà quello delle crociere perché praticamente ogni pacchetto comprende la visita all’Acropoli di Atene. Sarà necessario dunque un dialogo costante tra operatori e amministrazione per definire un equilibrio.
In molti si chiedono se questo provvedimento sia veramente necessario e gli stessi operatori turistici lamentano la possibilità che i guadagni crollino drasticamente. L’Elstat ha fornito dati significativi: nel 2022 ci sono state tre milioni di visite, con un trend in costante aumento nel 2023 pari a tre volte i numeri dello scorso anno. Attuare delle misure appare quindi indispensabile.

Anche il Louvre, uno tra i musei più visitati al mondo, di recente ha introdotto il numero chiuso. L'istituto ha comunicato i risultati del 2022: 7,8 milioni di visitatori durante l'anno. Troppi, sia per la sicurezza che per la godibilità degli spazi. Il tetto massimo è stato fissato a trentamila ingressi giornalieri.
Probabilmente queste scelte saranno ancora oggetto di polemica, in linea generale però consentiranno non solo una migliore gestione di luoghi e monumenti ma contribuiranno a spingere per un turismo più rispettoso e consapevole.