Sant’Arte tra spettacoli e arte: festa della cultura ricordando Pinuccio Sciola. E quel suo progetto incompiuto

Si terrà dal 25 al 28 maggio la sesta edizione del Festival nato da un'idea del grande artista sardo, organizzato e promosso dalla Fondazione Sciola con il supporto della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di San Sperate e di numerosi partner, tra cui Tiscali

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Si terrà a San Sperate da giovedì 25 a domenica 28 maggio la sesta edizione di “Sant'Arte”, il Festival di arti visive e performative nato da un'idea dell'artista Pinuccio Sciola. Realizzata e coordinata dalla Fondazione Pinuccio Sciola, l’iniziativa si svolge con la direzione artistica di Maria Sciola e la direzione organizzativa di Elisabetta Villani, ed è stata presentata al Teatro Massimo grazie alla collaborazione con il CEDAC (presente con i suoi vertici alla conferenza stampa). Tiscali si onora di essere media partner della prestigiosa manifestazione. 

La mostra

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Festival rientra la mostra che sarà inaugurata martedì 16 maggio al MUACC - Museo universitario delle arti e delle culture contemporanee dell’Università degli Studi di Cagliari in Via Santa Croce 63, Cagliari - dal titolo “Pinuccio Sciola. Era una foresta”.

Il Festival

Il Festival – che quest’anno si snoderà tra Cagliari, San Sperate e l’aeroporto di Cagliari-Elmas - è organizzato e promosso dalla Fondazione Pinuccio Sciola con il supporto della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di San Sperate e di numerosi partner.

“Il Festival è diventato un appuntamento fisso nel palinsesto culturale della Sardegna grazie soprattutto alla entusiastica partecipazione del pubblico ogni anno sempre più numeroso – dichiara Chiara Sciola, Presidente della Fondazione -  La Fondazione continua a perseguire la valorizzazione e la massima diffusione dell’artista e dell’intera Sardegna attraverso un’intensa attività di divulgazione in contesti nazionali e internazionali, ed è costantemente attiva nel consolidare e ampliare collaborazioni e interlocuzioni con le più importanti realtà culturali. Pinuccio Sciola ha dedicato la sua esistenza a veicolare con la sua arte un messaggio di profondo rispetto per la natura, tematica quanto mai attuale e che costituirà l’essenza di questa sesta edizione del Festival”.

“Era una foresta”

Il visual del Festival di quest’anno è rappresentato da un’opera di Pinuccio Sciola del progetto – rimasto incompiuto - “Era una foresta” che l’artista aveva concepito come “un urlo, una forte denuncia e una testimonianza sul degrado al quale va incontro la terra con l’indiscriminata deforestazione e lo sfruttamento delle risorse naturali e ambientali”.

Al progetto - del quale rimangono decine di disegni, fotografie, fotomontaggi e appunti - è dedicata la mostra al Museo universitario, “impegnato su tematiche di primaria importanza per la nostra contemporaneità - afferma la curatrice Simona Campus - tra le quali certamente sono ineludibili quelle connesse alla salvaguardia dell’ambiente. I materiali elaborati da Sciola vengono presentati in modo da sottolineare il metodo di lavoro del maestro, basato sulla continua, rigorosa, talvolta quasi ossessiva rielaborazione di idee e immagini, a testimonianza di un’instancabile vena creativa, dello sviluppo costante di una ricerca condotta con rara coerenza nell’orizzonte di una relazione simbiotica e inscindibile tra arte e natura”.

“L’esposizione costituisce un’importante occasione di sinergia tra la Fondazione e il Muacc - conferma la referente scientifica del museo Rita Pamela Ladogana - volta a rafforzare la rete di collaborazioni e partnership tra realtà culturali operanti nel territorio, in una logica di rete e in una prospettiva di condivisione della conoscenza”.

Nuova natura

La sesta edizione del Festival Sant’Arte ha come titolo “Nuova Natura” perché suggerisce la possibilità di rinascita grazie alla visione dell’arte, allo sguardo altro dell’arte, come strumento di consapevolezza. Solo attraverso il rispetto della natura è possibile immaginare e costruire scenari futuri e sostenibili.

Le parole di Maria Sciola

“Torna Sant’Arte e con essa la voglia di celebrare al meglio la creatività e di stringerci insieme a ricordare nostro padre nei suoi luoghi a San Sperate, e non solo – sottolinea Maria Sciola, direttrice generale della Fondazione e direttrice artistica del Festival - Quest’anno, infatti, consolidiamo legami con importanti istituzioni: dall’Università degli Studi di Cagliari che, grazie a un ottimo coordinamento scientifico apre le porte del suo museo, il MUACC, alla collaborazione con il Museo Omero, il museo Tattile Statale di Ancona,  che gestirà un workshop sulla multisensorialità dell’Arte con Andrea Socrati e destinato a docenti, professionisti e appassionati”.

Tomaso Sciola

“Con Sant’Arte si festeggia la cultura – spiega Tomaso Sciola, vicepresidente della Fondazione - A San Sperate si consolida un percorso artistico e sociale iniziato oltre 50 anni fa da Pinuccio Sciola che apre la Sardegna a scambi e confronti internazionali ai massimi livelli. I resti di una foresta bruciata, nell’opera di Sciola che rappresenta questa edizione, sono il monito ai comportamenti scellerati dell’uomo, con il sogno di una ‘nuova natura’ in cui rinascere con i valori più semplici di rispetto, amore e coabitazione”.

Gli eventi

Numerosi gli eventi in programma tra spettacoli, convegni, presentazioni di opere, libri e progetti, laboratori e spettacoli per bambini e bambine e le loro famiglie, concerti alla sera. Tra gli ospiti nomi di spicco del panorama musicale quali Marco Colonna (in solo venerdì 26 sera) e Neja (voce) in featuring con il progetto originale del chitarrista Osvaldo Lo Iacono (domenica 28 sera).

“E’ un festival popolare, dalla partecipazione condivisa, destinato al vasto pubblico di ogni fascia d’età – spiega Elisabetta Villani, direttrice organizzativa del Festival - esperti del settore dell’arte contemporanea e non, studenti e universitari, comunità locali, turisti. Un festival sensibile all’accessibilità e alle buone pratiche ‘green’ della sostenibilità, supportato da sponsor di eccellenza della realtà territoriale sarda”.

GIOVEDI’ 25 MAGGIO

Si inizia giovedì 25 con il workshop intensivo di formazione dal titolo “Arte e Multisensorialità. Un percorso tra estetica, pedagogia inclusiva e creatività” a cura di Andrea Socrati, responsabile dei progetti speciali del Museo Tattile Statale di Ancona in collaborazione con Associazione PS Museum e Teatro Massimo, che si svolgerà al mattino dalle 9.30 al Teatro Massimo e al pomeriggio dalle 15 al Giardino Sonoro di San Sperate.

VENERDI’ 26 MAGGIO

La seconda giornata del festival – venerdì 26 maggio - inizia nell’area partenze Aeroporto “Mario Mameli” di Elmas: qui, alle 11 Raffaella Venturi in dialogo con l’autore Francesco Galli, Tage Larsen e Simone Dragone presenteranno il secondo volume dei “Quaderni della Fondazione”, dal titolo “Ritorno alla casa del Padre. L’Odin Teatret a San Sperate”.

Alle 18.30 nei locali del MUACC (Museo universitario delle arti e delle culture contemporanee in Via Santa Croce 63, Cagliari) si terrà un talk sul tema della sostenibilità ambientale con Don Ettore Cannavera, Simona Campus, Gabrio Mambrini, Laura Pintore e Chiara Sciola.

Quindi il Festival si trasferirà al Giardino Sonoro: alle 21 Maria Sciola racconta la “sua” Africa, mentre alle 21.45 comincerà “Terra”, concerto di Marco Colonna, clarinetto basso solo, che chiuderà la giornata.

SABATO 27 MAGGIO

Sabato 27 maggio dalle 10 al Museo del Crudo (a San Sperate) si terrà il Laboratorio gioco per bambin* (5-12 anni) “Il villaggio di Coda di Castoro e le storie degli indiani d'America” a cura di Daniele Mocci e i soci dell’Associazione Chine Vaganti, mentre alle 11 al Giardino Sonoro è in programma la presentazione de “Le case delle fate, l’incanto delle Domus de Janas”: gli autori del volume Tonino Oppes e Nicola Castangia dialogheranno con Paolo Caboni.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, al Giardino Sonoro spazio a “AB MATERIA – Riflessi nel vuoto

I Timbri della luce”, installazione scultorea, opera e progetto di Genesio Pistidda con Irene Orra (Classe VG Liceo Artistico Figari di Sassari) a cura di Francesca Iurato e del tutor scolastico Carmelo Iaria. Alle 16 dal Giardino Megalitico al Giardino Sonoro per le vie del paese di San Sperate si snoderà il Laboratorio di ciclopedonaturabilità itinerante dedicato a bambin* e famiglie di Bano Ferrari e Paolo Mandelli, con Paolo Mandelli In collaborazione con Ululì ASDC.

A seguire al Giardino Sonoro dalle 18 Spettacolo di e con Claudio Montuori “L’Uomo Uccello tra vecchia e nuova natura”, dalle 19 la presentazione del libro di Fabrizio Bibi Pinna e Alessandra Cossu “La Sardegna oltre il mare”, e dalle 21 lo spettacolo teatrale scenografico di Theatre en vol “MacchinAzione ed altre diavolerie”.

DOMENICA 28 MAGGIO

Si chiude domenica 28 maggio con un programma molto fitto fin dal mattino, con una serie di azioni artistiche e performative, che rappresentano ognuna con un linguaggio espressivo diverso, l’esplorazione personale degli artisti e artiste invitati, tra il Giardino Sonoro, il Museo del Crudo e la via Argiolas di San Sperate.

La serata prevede alcuni eventi al Giardino Sonoro: alle 19 “Music for Toy Piano Instruments”, il progetto di composizioni e improvvisazioni di Silvia Corda, alle 20 Canto notturno dello sciamano errante 石の音,Azione calligrafica di Giorgio Bulzi e alle 21 “Into the fire III” Steps  di Gildo Atzori.

Conclusione del Festival affidata, a partire dalle 22, al concerto di Osvaldo Lo Iacono (chitarra),

Antonio Saladino (violoncello) Feat. Neja – voce, dal titolo “Le Corde dell’Anima”.