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Il terribile rito dei samurai è in mostra a Firenze insieme a tutte le creature più oscure della tradizione giapponese

Armi, maschere, stampe e libri rari dall’Oriente più spaventoso. Mostri, Spiriti e altre inquietudini nelle Stampe Giapponesi’, un percorso affascinante nelle tradizioni più fosche e misteriose

Giacomo Pisanodi Giacomo Pisano   
Il terribile rito dei samurai è in mostra a Firenze insieme a tutte le creature più oscure della...

Niente ciliegi in fiore, a Firenze è tempo di brividi con la straordinaria mostra ‘Yōkai. Mostri, Spiriti e altre inquietudini nelle Stampe Giapponesi’.

Il Giappone più oscuro si rivela nell’esposizione ospitata al Museo degli Innocenti di Firenze dal 13 giugno al 3 novembre come un viaggio tra le creature del mito orientale, attraverso armature, armi, xilografie, stampe, machere, libri rari e molto altro ancora.

Una mostra mostruosa

Organizzata da Vertigo Syndrome, e cioè Chiara Spinnato e Filippo Giunti, ‘Yōkai. Mostri, Spiriti e altre inquietudini nelle Stampe Giapponesi’ è un percorso affascinante nelle tradizioni più fosche e misteriose, che si avvale della cura di Paola Scrolavezza, tra le massime nipponiste in Italia, direttrice del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne dell’Università di Bologna, e di Eddie Wertheim, direttore della Japanese Gallery Kensington di Londra.

Anfibi bizzarri, oggetti animati, mutaforma, scheletri e fantasmi, ibridi inquietanti e improbabili che in Occidente trovano un corrispettivo solo nella bizzarria dei quadri di Bosch: l'estetica del grottesco e del mostruoso pervade la cultura giapponese nutrendosi di una fantasia senza fine e in grado di rinnovarsi continuamente.

La mostra non propone solo un’esplorazione del mondo antico di epoca Edo (1603-1868) e delle figure più tradizionali ma spiega anche la loro evoluzione moderna e contemporanea in creature come quelle di ‘Evangelion’, addirittura dei Pokemon, ai mostri di Murakami Takashi fino all’estetica urbana definita monster kawaii.

Nella terra delle ottomila divinità c’è quindi una varietà incredibile di spiriti, spettri e apparizioni che sono legati al mondo terreno e a quello ultraterreno. Gatti mostruosi, donne volpi, scheletri affamati si succedono in un carosello affascinante ed inquietante popolando la fantasia ma anche le città, camminando accanto agli uomini e ricordando loro paure e desideri.

Il rituale delle cento candele per ritrovare il coraggio 

L’esperienza immersiva nella magia e nel mistero giapponese si intensifica nella sala che propone la ricostruzione dell’antico rito dei samurai detto delle cento candele. Si trattava di una prova di coraggio che prevedeva il racconto di una storia spaventosa da parte di ogni guerriero, al termine della quale, veniva spenta una candela, fino all’oscuramento totale. Ogni samurai teneva in mano uno specchio in cui doveva guardarsi. Il pubblico potrà così ritrovare quella tensione e quelle emozioni suscitate dal buio e dal bisbiglio di antichi fantasmi, fino a raggiungere la sala successiva con le collezioni in mostra.

Accanto ai pezzi antichi anche uno spazio dedicato alle tavole inedite dell’illustratrice Giulia Rosa ma anche poster e locandine contemporanee realizzate per gli anime di oggi.

Diviso in sezioni, il percorso espositivo restituisce l’immaginario della cultura e della società giapponesi, addentrandosi in un mondo dove terrore e speranza camminano fianco a fianco.

 

Giacomo Pisanodi Giacomo Pisano   
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