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Elton John svela la sua incredibile collezione privata: a Londra la mostra tra immagini shock e bellezza

Oltre trecento scatti dei più grandi fotografi del Novecento al Victoria and Albert Museum da Robert Mappelthorme a Diane Arbus a David LaChapelle

Francesca Mulasdi Francesca Mulas   

C'è la cronaca degli ultimi decenni, le trasformazioni nella moda e nel costume, le contraddizioni del mondo che abitiamo e soprattutto tanta bellezza nella collezione esposta oggi al Victoria and Albert Museum di Londra: "The fragile and the beauty: photographs from the Sir Elton John and David Furnish Collection" racconta in trecento immagini le infinite connessioni tra la forza e la vulterabilità dell'essere umano attraverso lo sguardo di 140 fotografi tra i più celebri al mondo, da Robert Mapplethorpe a Nan Goldin, da Cindy Sherman a William Eggleston passando per Diane Arbus, Sally Mann, Zanele Muholi e Ai Weiwei. La mostra, realizzata grazie alla collaborazione tra il cantante inglese e suo marito regista e produttore canadese e il grande centro culturale londinese di South Kensington e con il contributo di Gucci, ha aperto al pubblico lo scorso maggio e sarà visitabile fino al prossimo 5 gennaio.

"Attraverso l'eleganza della fotografia di moda, la creatività di musicisti e performer, l'esplorazione del desiderio, la storia catturato dal fotogiornalismo – sottolinea il curatore Duncan Forbes - la fotografia rivela qualcosa di importante sul mondo. La mostra è un viaggio epico attraverso la storia recente della fotografia". La collezione di immagini, una selezione dell'imponente raccolta di 7 mila fotografie che John e Furnish conservano a casa, è stata costruita negli ultimi trent'anni con una sensibilità unica per l'arte e una grande attenzione per i linguaggi del contemporaneo. In “Fragile and the beauty” vediamo scorrere realmente il mondo con le sue contraddizioni: dalle immagini patinate della moda degli ultimi settant'anni alla musica, all'arte, alla creatività, fino alle rappresentazioni del corpo umano, in particolare maschile, delle comunità più fragili ed emarginate della società americana, delle lotte per i diritti civili e contro ogni discriminazione.

Dai Beatles a Capital Hill

La visita si articola per temi: la fotografia di moda attraverso i suoi cambiamenti, musicisti ed artisti, il desiderio, il fotogiornalismo, la street photography, l'astrattismo e la collezione più recente ancora in divenire. Tra i ritratti più belli vediamo i quattro Beatles (accanto a un altro "ritratto" insolito, i loro stivaletti), Liz Taylor, Chat Baker, Nastassja Kinski, Marilin Monroe, Elvis, Leonardo Di Caprio, James Dean. Impossibile non soffermarsi davanti alle immagini più iconiche del secolo, come "The falling man", potentissimo scatto realizzato subito dopo l'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre 2001 da Richard Drew con un uomo che si lancia da una finestra, o gli atleti neri Tommie Smith e John Carlos, catturati dall'obiettivo di John Dominis, che sul podio delle olimpiadi del Messico del 1968 sollevano il pugno chiuso in alto per protestare contro il razzismo nella società e nello sport, o ancora le immagini dell'assalto a Capital Hill del 6 gennaio 2021.

Nelle sale del Victoria and Albert vediamo anche le immagini provocatorie di David LaChapelle (tra queste il ritratto di Elton John “Egg on his face” usata per promuovere la mostra e stampata su cartoline, shopper e poster), di Robert Mapplethorpe celebre per le sue immagini erotiche e sensuali in bianco e nero, o quelle tra arte e fotografia firmate da Pierre & Gilles o Gilbert & George.

Eccessi, look eccentrici e l'amore per l'arte di Sir Elton

La collezione riflette in tutta la sua varietà la vita incredibile di Elton John, uno dei più prolifici, celebri e talentuosi musicisti rock degli ultimi decenni: 34 album in studio, decine di album dal vivo e colonne sonore, migliaia di concerti in tutto il mondo, partecipazione a film, serie tv e persino cartoni animati (ben quattro le apparizioni in "South Park", per la quale canta "Wake up Wendy"), collaborazioni con artisti diversissimi da Ray Cooper a Luciano Pavarotti, da Eminem a Lady Gaga agli Alice in Chain.

L'amore per l'arte e la fotografia è solo uno dei mille volti del pianista inglese, celebre la sua attività benefica e la sua sensibilità per i diritti civili grazie anche alla Elton John Aids Foundation, tra le più grandi organizzazioni non profit al mondo, fondata nel 1992 poco dopo la morte di un suo caro amico, Ryan White. La scomparsa del giovane darà una svolta alla stessa vita di Elton, fino ad allora pesantemente condizionata dall'abuso di alcol e droghe e dalla bulimia; sin dai suoi esordi come musicista, nei primi anni Sessanta, la sua vita pubblica e privata è stata scandita dagli eccessi anche estetici sulla scia di artisti come David Bowie e Marc Bolan, mentre certa critica musicale condannava il suo look ambiguo e kitsch. Nei primi Novanta, complice anche il percorso di disintossicazione, dichiara ufficialmente la sua omosessualità contribuendo così anche al percorso di rivendicazione delle battaglie lgbtq nel mondo: nel 2005 sposa civilmente il compagno David Furnish, poi diventato suo marito, e i due diventano anche genitori di due bimbi battezzati dall'amica Lady Gaga. Appassionati di arte e cultura, i due hanno dato vita alla straordinaria collezione fotografica oggi in mostra a Londra: un viaggio attraverso due secoli tra bellezza, eccessi, arte e umanità. 

Francesca Mulasdi Francesca Mulas   
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