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Egizio di Torino, il museo dei record festeggia duecento anni dalla fondazione con un grande restyling

E' il quarto museo più visitato in Italia, il secondo dopo il Cairo dedicato alle antichità egizie. Arrivano nuovi spazi per una visita sempre più immersiva

di Francesca Mulas   

Il museo dei record si prepara a spegnere le duecento candeline: l'Egizio di Torino, secondo spazio al mondo dopo quello de Il Cairo dedicato alle antichità egizie che nell'anno passato ha sfiorato il milione di visitatori, sta organizzando i festeggiamenti per il bicentenario della fondazione, avvenuta nel 1824, e ha annunciato una importante operazione di restyling che lo trasformerà in un luogo "sempre più accessibile, trasparente e permeabile". La notizia è stata data pochi giorni fa da Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, e Christian Greco, direttore del museo: a ridisegnare lo spazio sarà lo studio Oma di Rotterdam con gli architetti David Gianotten e Andreas Karavanas.

“Celebrare i 200 anni del Museo non è solo un esercizio di memoria, ma significa anche programmare il futuro – hanno sottolineato presidente e direttore. - Il progetto architettonico di Oma nasce sulla scorta di nuova visione di Museo, più articolato e multiforme: ente di ricerca, luogo inclusivo, spazio in cui, come recita la Costituzione italiana, si lavora per abbattere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo armonico della persona”.

Christian Greco foto Ansa

Il Museo Egizio è stato fortemente rinnovato nel 2015 con la nuova direzione appena affidata a Greco, egittologo veneto con un lungo curriculum di missioni archeologiche e ricerca: spazi più ampi, un allestimento innovativo e grande attenzione per i percorsi dei visitatori. Il progetto futuro, che sarà realizzato con un finanziamento di 23 milioni di euro che arrivano da Ministero della Cultura, Fondazione Compagnia di San Paolo con il Concorso internazionale
di idee per il nuovo Egizio, Fondazione Crt, Regione Piemonte e il Comune di Torino, prevede la creazione di una nuova agorà coperta centrale su due livelli con bookshop, biglietteria, infopoint e un giardino egizio, una nuova sala immersiva realizzata grazie all'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova che si aggiunge agli altri spazi fruibili grazie a proiezioni e ricostruzioni virtuali, il restauro e del riallestimento del Tempio di Ellesija e della Galleria dei Re. Dalla corte partiranno diversi percorsi, con la possibilità di scegliere la visita che si preferisce senza seguire una strada predefinita. Saranno poi avviate diverse azioni per rendere accessibili le informazioni dello spazio da parte di sordi, ciechi e persone con difficoltà cognitive.

Lo spazio immersivo progettato dallo studio OMA

Il Tempio di Ellesija, grandioso monumento donato a Torino dal governo egiziano come riconoscimento per aver partecipato alla campagna per il salvataggio dei tempi della Nubia che rischiavano di essere sommersi dalle acque del lago Nasser, sarà accessibile dall'agorà gratuitamente. "Dopo la trasformazione del 2015 il Museo si è aperto al mondo – sottolineano ancora Christillin e Greco - ha cambiato costantemente la sua offerta espositiva, ha studiato nuove strade e ricette per raccontare non solo la cultura materiale, ma anche la storia nascosta dei reperti e della civiltà dell’antico Egitto. Per il bicentenario abbiamo deciso di riflettere sul ruolo dell’Egizio: è un luogo di conservazione o di distruzione? Cosa gli manca a 200 anni dalla fondazione? È a partire da questi interrogativi che vedrà la luce il nuovo Museo".

Alcune delle domande sul senso del museo hanno già risposta nell'allestimento attuale, dove una parte del percorso è dedicato alla storia della collezione e al tema dei reperti sottratti all'Egitto e portati in Italia, mentre un altro spazio di riflessione è riservato all'esposizione dei resti umani. Che il Museo Egizio poi non sia solo una raccolta di oggetti e sculture lo dimostrano diverse iniziative culturali portate avanti negli ultimi anni: il ciclo di incontri "What’s a Museum?" con ospiti da tutto il mondo, l'ingresso gratuito per i visitatori di lingua araba con le successive critiche da Lega e Fratelli d'Italia che hanno accusato Christian Greco di 'razzismo' verso gli italiani arrivando a invocarne le dimissioni, la dedica di una sala al ricercatore italiano Giulio Regeni sequestrato e ucciso a Il Cairo. 

Il primo degli appuntamenti per i duecento anni dalla fondazione è in programma il 1 gennaio 2024: l’Orchestra Filarmonica di Torino inaugurerà simbolicamente le celebrazioni per il Museo Egizio con un grande concerto e installazioni video in piazza Castello. 

di Francesca Mulas   
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