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L'ultima provocazione di Ai Weiwei: 81 domande su vita e morte rivolte all'intelligenza artificiale nei maxi schermi di tutto il mondo

Con New York, Londra, Tokyo, Seoul anche Milano e la stazione Cadorna nel grande progetto internazionale dell'artista cinese

Francesca Mulasdi Francesca Mulas   
L'ultima provocazione di Ai Weiwei: 81 domande su vita e morte rivolte all'intelligenza artificiale...
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Sono alcune delle domande che l'artista cinese Ai Weiwei pone oggi all'Intelligenza artificiale nel suo nuovo progetto culturale Ai vs IA, una grande installazione luminosa globale che sarà visibile in alcune piazze delle più grandi città del  mondo. Il progetto, realizzato in collaborazione con la piattaforma di arte e cultura Circa, ha preso il via lo scorso 11 gennaio e si concluderà il 31 marzo: 81 giorni, proprio come quelli in cui Weiwei è stato detenuto nel 2011 nelle carceri del suo paese con l'accusa di frode fiscale, vittima in realtà di persecuzione e intimidazione da parte del Governo cinese. 
 
"Se mai gli esseri umani saranno liberati, sarà perché poniamo le domande giuste, non perché forniamo le risposte giuste". Con questa consapevolezza l'artista, nato a Pechino 66 anni fa, riflette sulla società contemporanea con le sue aspirazioni e le sue contraddizioni in una serie di quesiti, rivolti all'intelligenza artificiale attraverso piattaforme generative come Google e ChatGpt, frutto di un continuo interrogarsi con la propria anima e il vissuto personale. 
Le 81 domande che Weiwei, conosciuto in tutto il mondo, oltre che per i suoi progetti artistici, cinematografici e architettonici, anche per la sua attività per i diritti umani e l'opposizione al regime comunista cinese, spaziano dalla riflessione esistenzialista ("E' più importante la conoscenza o l'immaginazione?", "Gli esseri umani desiderano la morte?", "Le piante hanno sentimenti?". "Cos'è la libertà?") alle questioni politiche ed etiche ("Puoi compilare una lista completa di tutti i prigionieri di coscienza nel mondo?", "Cosa pensi della pena di morte?" o "la vera democrazia è possibile?"), all'arte ("Se un artista non è un attivista, può essere considerato ancora artista?"). Domande per cui non ci sarà necessariamente una risposta, ma che rivelano l'importanza di interrogarsi per l'uomo, la grande ricchezza della nostra mente capace di elaborare quesiti complessi proprio grazie alla stessa natura umana. 
 
"Nelle nostre domande, più che nelle risposte, possiamo trovare la mappa della mente umana. Facciamo domande alla ricerca di apprendimento e comprensione – ha sottolineato Ai Weiwei - separandoci dai sistemi di Intelligenza Artificiale privi di identità interiori. Le domande che poniamo rivelano la nostra umanità e le nostre preoccupazioni, allontanando ulteriormente l’uomo che pone la domanda dai sistemi meccanici, che non hanno una storia di vita, nessuna personalità da cui possa sorgere una domanda sincera". L'idea delle domande a un'entità "altra" arrivano all'artista dalle Tiānwèn, serie di 172 quesiti scritti in forma di poesia dal poeta cinese Qu Yuan, vissuto nel III secolo avanti Cristo, e ispirati a miti dipinti sulle pareti di un tempio antico; la storia del mondo è ricchissima di filosofi, scrittori e poeti che hanno usato l'interrogazione come forma di espressione alla ricerca, più che di risposte, dell'essenza stessa dell'umanità. 
 
A dare corpo al progetto è la piattaforma Circa, nata nell'ottobre 2020 in piena pandemia, inizialmente con brevi messaggi sul grande schermo di Piccadilly Circus, a Londra, e divenuta in pochi anni una galleria globale che sfrutta gli schermi luminosi di diverse grandi città in tutto il mondo per veicolare il messaggio di artisti, intellettuali, attivisti. Le domande di Ai vs IA, insieme alle risposte fornite dall'intelligenza artificiale e dallo stesso Waiwai, compariranno ogni sera, fino al 31 marzo, alle 20.24 precise; oltre a Piccadilly, saranno visibili a Tokyo, New York, Melbourne, Seoul e coinvolgeranno anche Milano con il suo mega schermo nella stazione di Cadorna. 
 
 
 
 
Francesca Mulasdi Francesca Mulas   
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